Grietti | Da rosa
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I vincitori

Edizione 2019-2020

Valutazione degli stili di vita in giovani adulti con precedente diagnosi di neoplasia pediatrica: uno studio cross-sectional

Responsabile del progetto:

Emanuela Grietti
Presidio Molinette-S.S.D. Unità di Transizione per Neoplasie
Curate in Età Pediatrica


Altri ricercatori coinvolti:

Silvana Storto
Michela Verbale
Giancarlo Mercurio
Lucia Balestra
Carin Pasqualina Pusceddu

Il progetto

Durata prevista: 12 mesi
Sintesi del programma di ricerca
L’aumento di incidenza globale delle patologie neoplastiche si associa ad un incremento della sopravvivenza e della cura di queste malattie. Oltre l’80% dei bambini con diagnosi di cancro sopravvive a 5 anni dalla diagnosi (1-4). Nonostante questo successo dell’Oncologia Pediatrica, i cosiddetti childhood cancer survivors (CCS) rischiano di sviluppare nel tempo patologie inquadrabili come tossicità tardive delle terapie antitumorali effettuate, molte delle quali possono insorgere a distanza di anni dalla diagnosi, quindi in età adulta. Importante sottolineare che affrontare il tema della sopravvivenza ad un tumore, non si può limitare solo ai follow up oncologici, ma deve riguardare le mille sfaccettature del vivere dopo la diagnosi di un tumore comprese le tossicità tardive che saranno uno dei motivi più importanti di impatto sulla qualità e sullo stile della vita. Fra le complicanze più significative vi sono le malattie cardiovascolari, quelle polmonari, l’obesità e molte endocrinopatie, ma anche osteoporosi e deficit cognitivi; inoltre vi è un significativo rischio di sviluppare “secondi tumori”. La Qualità di vita correlata alla salute (Health Related Quality of Life, HRQoL) è un costrutto multidimensionale che fa riferimento a differenti componenti (fisiche, emozionali, mentali, sociali e di comportamento) del benessere e del funzionamento percepito dalla persona. Questi elementi influiscono anche sullo stile di vita adottato, come la scelta di un’attività fisica regolare, il fumo e l’uso di alcolici. Vi è comunque accordo sul fatto che i CCS necessitino di proseguire, anche in età adulta, regolari controlli clinici mirati al riconoscimento di possibili late-effects delle terapie effettuate. Pertanto, una maggiore capacità di individuare sottogruppi di CCS più a rischio di compromissione in termini di stili di vita inadeguati consentirebbe, attraverso l’utilizzo di un questionario, la precoce identificazione di interventi medico-infermieristici mirati.
 

Descrizione del progetto:

Premessa/Introduzione

 Questo progetto nasce come proposta per una presa in carico globale della persona assistita con patologia neurooncologica. Le riflessioni alla base dell’iniziativa sono scaturite da degli incontri fra operatori in cui venivano condivise le domande relative agli aspetti della vita quotidiana (gestione della terapia, alimentazione, lavoro, attività di svago) che i pazienti ponevano con maggiore frequenza.

 

Obiettivi specifici

  • Valutazione MRD nei pazienti affetti da mieloma Multiplo e arruolati nello studio clinico forte. 

  • Correlazione fra le metodiche.

  • Correlazione con PFS e OS e tassi di risposta nei vari bracci di trattamento.

  • Valutazione MRD sostenuta e conversione MRD durante mantenimento.


 

Descrizione del progetto:

Premessa/Introduzione

 I CCS presentano un rischio elevato di sviluppare tardivamente patologie croniche anche gravi con associato aumento di mortalità. Questa ricerca vuole far emergere quanto uno stile di vita sano possa influenzare positivamente la salute dei CCS, e come si possano studiare le relazioni con la pregressa storia oncologica. A una coorte di soggetti assistiti, presso “l’Unità di Transizione per Neoplasie Curate in Età Pediatrica” dell’Ospedale Molinette di Torino, è stato proposto di partecipare a uno studio osservazionale di tipo cross-sectional. Attraverso l’utilizzo di un questionario sono stati indagati gli stili di vita e le abitudini alimentari legate alla dieta mediterranea. L’analisi è stata effettuata attraverso un software statistico per rilevare la significatività dei dati raccolti.

Obiettivi specifici

Lo studio si propone di descrivere lo stile di vita di una coorte di CCS e di studiarne le eventuali relazioni fra pregressa storia oncologica ed insorgenza di late effects organici

Obiettivi ed end-points

Primari

- Valutare lo stile di vita di una coorte di CCS

Secondari

- Esplorare eventuali associazioni tra trattamento utilizzato e insorgenza dei late effect organici. - Considerare le problematiche economiche e indirizzare verso le figure competenti.

Risultati attesi

È verosimile che una parte significativa dei CCS, nonostante la pregressa storia oncologica, abbia un adeguato stile di vita. La valutazione proposta consentirà di identificare alcuni specifici sottogruppi maggiormente compromessi in termini di abitudini alimentari, attività fisica svolta, utilizzo di sostanze quali l’alcol e il fumo, per i quali potranno essere eventualmente ipotizzate strategie di osservazione clinica mirata e specifici interventi medico-infermieristici di supporto.

 

Descrizione della metodologia (ed eventuali materiali)

Studio osservazionale cross-sectional, monocentrico
Saranno utilizzati i seguenti questionari:
PREDIMED
I.P.A.Q- SHORT- LAST 7 DAYS FORMAT

VALUTAZIONE DEGLI STILI DI VITA, ISS, Osservatorio OSSFAD
La somministrazione dei questionari sarà effettuata in occasione delle visite di controllo già programmate presso la SSD Unità di Transizione per Neoplasie Curate in Età Pediatrica.
 

Descrizione della tipologia e indicazione del numero dei partecipanti al Progetto

All’interno della coorte di CCS attualmente seguiti presso la SSD Unità di Transizione per Neoplasie Curate in Età pediatrica, A.O.U Città della Salute e della Scienza di Torino, verranno studiati i pazienti che soddisfano i seguenti criteri :
Criteri di inclusione
- Pregressa neoplasia pediatrica, indipendentemente dall’istologia, esordita in età evolutiva (0-18 anni);
- Tempo dalla diagnosi del primo tumore pediatrico > 5 anni;
- Età > 18 anni;
- Età < 35 anni;
- Acquisizione del consenso informato scritto, firmato dal paziente.
Tutti i criteri devono essere soddisfatti contemporaneamente.
Criteri di esclusione
- Incapacità di comprendere gli obiettivi dello studio o di esprimere il proprio consenso alla partecipazione allo studio;
- Gravi malattie psichiatriche concomitanti.
È sufficiente la presenza di un solo criterio per escludere il paziente dallo studio

 

Risultati

I risultati ottenuti hanno fatto emergere una tendenza alla sedentarietà, eccessi nella dieta e un consumo di bevande alcoliche abbastanza rilevante. I limiti statistici e quelli dettati dalla pandemia SARS-COV2 evidenziano l’importanza di proseguire lo studio, rendendo più efficace e personalizzare l’assistenza prolungata ai sopravvissuti per garantire una migliore aspettativa di vita.

Conclusioni

I risultati dello studio indicano come solo parzialmente i sopravvissuti al cancro in età pediatrica siano soggetti che presentano anche delle fragilità psicofisiche. Alla luce dei comportamenti di salute osservati si potrebbero attuare diverse strategie disincentivanti utili; ad esempio attraverso uno sportello telefonico dedicato. I dettagli quantitativi non sono
sufficienti per trarre delle conclusioni significative. Un metodo per migliorare l’acquisizione e l’accuratezza dei dati forniti dai soggetti, per esempio riguardo l’attività fisica, potrebbe essere l’utilizzo di un supporto tecnologico a basso costo per monitorare l’attività (applicazioni “fit” dello smartphone). Risulta fondamentale il ruolo dell'infermiere come attore principale dell’equipe multiprofessionale con un ruolo chiave per la messa in pratica di programmi di prevenzione da possibili effetti tardivi e per la promozione di uno stile di vita sano. Come esposto in diversi studi pubblicati su riviste del settore emerge come, negli Stati Uniti d’America, Canada e alcuni paesi europei, la figura dell’infermiere ricopra un ruolo fondamentale per l’assistenza mirata ai pazienti sopravvissuti al cancro in età pediatrica

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